Cosa devo fare prima dell’intervento di protesi anca?
Generalmente, da quando ho fatto la visita, e quando realmente mi opererò intercorre un tempo compreso tra 1 mese e 3 mesi (purtroppo le tempistiche del sistema sanitario nazionale, a volte superano abbondantemente tale tempistica).
Tale tempo può essere sfruttato dal paziente per attuare una serie di cambiamenti al proprio stile di vita, per meglio prepararsi a questo intervento, che proprio per la natura demolitiva risulta abbastanza delicato (la protesi anca, rappresenta un intervento di non ritorno, in quanto viene sostituita completamente l’articolazione coxo-femorale, con una neo articolazione).
Perdere il peso in eccesso per evitare il sovraccarico dell’anca operata e del lato sano durante il recupero. Questo punto è di vitale importanza, in quanto il peso eccessivo crea problematiche nel recupero postoperatorio, e crea grossi problemi alla stabilità e alla struttura stessa della protesi.
Evitare assunzione di farmaci antinfiammatori (soprattutto Acido acetilsalicilico, Nimesulide...) e di qualsiasi terapia occasionale non prescritta dal medico curante per almeno 2 settimane prima dell’intervento.
Controllare la presenza di eventuali infezioni latenti (ascessi dentari, cistiti, etc...)
Se si assumono estroprogestinici orali (“pillola”) sospendere almeno 30 giorni prima dell’intervento
Sopendere 35 giorni prima dell’intervento l’assunzione di farmaci antiaggreganti
Smettere di fumare sopratutto per i fumatori incalliti (per ridurre i problemi respiratori durante e dopo l’anestesia).
E’ opportuno chiedere al medico curante una lettera di presentazione del paziente contenente informazioni sulle condizione cliniche e sulle sue patologie attuali e remote.
Dalla mezzanotte prima dell’intervento non si potrà né mangiare né bere.
Se possibile, nel mese precedente l’intervento, vi verrà prelevato del sangue (predepositi) per utilizzarlo come autotrasfusione dopo l’intervento; nell’immediato periodo preoperatorio vi verranno somministrati i farmaci necessari alla profilassi antibiotica e alla prevenzione delle tromboembolie periferiche (ATE)
Cose succede dopo l’intervento?
Alcune volte dopo l’intervento sono necessarie dell’emotrasfusioni: durante una protesi anca, viene perso molto sangue, e i valori ematici, sono un pò fuori dalla norma, per cui si usano fare delle trasfusioni di sangue, che spesso è quello prelevato prima dell’intervento, ma in evenienza può essere preso dalla banca del sangue, dell’ospedale, o da un parente che decide di donarcelo.
I primi giorni post operatori,alla protesi anca, sono molto importanti e richiedono riposo a letto. Si usano delle calze elastiche per prevenire l’insorgenza di problemi circolatori, come trombi ecc ecc.
Già dalla seconda giornata inizierà la riabilitazione con il fisioterapista, che mobilizzerà l’arto operato, e provvederà a posizionarvi per un pò di tempo seduti.
Dalla III giornata è possibile, riprendere la stazione eretta e iniziare il programma di recupero della deambulazione con il fisioterapista, sempre che le condizioni generali siano accettabili e non ci sia il rischio di svenimenti. La deambulazione si effettuerà mediante un deambulatore e successivamente con 2 stampelle, previo insegnamento e apprendimento completo grazie al fisioterapista.
Tale condizione con deambulazione mediante appoggio con le sempre andrà proseguita fino al successivo controllo, che si avvarrà oltre che di una visita clinica Ortopedica, anche di una rx (di solito a 30 giorni dalla data dell’intervento di protesi anca) ed è molto importante non prendere iniziative per togliere le canadesi sopratutto per evitare di sovraccaricare l’anca e permettere di guarire l’osso che ha subito un trauma.
Il ritorno a Casa:
Dopo l’intervento di protesi anca, si aprono due strade:
Fare ritorno a Casa, e proseguire la riabilitazione a domicilio o in uno studio privato
Proseguire l’iter riabilitativo in una struttura specializzata, per circa un mese, finchè non si è raggiunta una autonomia
Va ricordato, che la nuova articolazione è per il momento molto delicata, in quanto a causa della perdita del tono trofismo della muscolatura, non vi è protezione.
Infatti è proprio questo il periodo in cui è molto facile che si verifichi una sublussazione o una lussazione dell’articolazione per cui è molto importante la cautela e sopratutto una corretta informazione su ciò che si può fare.
In particolare la flessione ad angolo retto o la rotazione all’interno dell’arto operato sono movimenti da evitare in quanto possono facilitare la lussazione dell’anca.
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